Dea del matrimonio, rappresenta uno dei ruoli tradizionali della donna: è la moglie per eccellenza. E’ la moglie di Zeus, padre degli dei e capo indiscusso dell’olimpo.
Maestosa, regale, potente, splendida. E’ la classica first lady.
E’ la donna che non ha problemi a sentirsi dire “dietro un grande uomo c’è una grande donna” mentre una donna Atena o una Artemide si offenderebbe e penserebbe “ io non sto proprio dietro a nessun uomo”.
Quando questo archetipo è dominante la donna si realizza all’interno di un rapporto di coppia. Il suo obiettivo non è la realizzazione personale o l’autonomia ma la relazione, ciò che si costruisce insieme.
Ciò che la motiva è l’approvazione, l’amore e l’attenzione. Può essere onorata in virtus di questa unione ma anche umiliata. Era rappresenta infatti anche la vittima dell’umiliazione del tradimento, e dell’inganno da parte dell’uomo.
La luna di miele di Zeus ed Era durò 300 enni, poi lui tornò a fare il dongiovanni e lei iniziò ad essere pazza di gelosia. La collera di Era nei confronti del marito è leggendaria.
sei nell’energia dell’archetipo Era se:
– sei capace di legarti a un uomo, di sopportare le difficoltà che una relazione comporta,
– controlli il cellulare del tuo uomo e fai mille scenate,
– sei in un rapporto d’amore, ma vuoi con grande forza essere la MOGLIE,
– vieni tradita e umiliata ma non lasceresti mai tuo marito e lo status che hai raggiunto,
– cerchi un uomo potente, di cui essere soprattutto compagna, vuoi essere “la donna di…..”
– sogni l’abito bianco e un matrimonio da sogno,
– nei tuoi pensieri c’è prima la vita del tuo compagno.
Il lavoro non è al primo posto per la donna Era, e comunque subordina le sue attività alle esigenze del marito e della famiglia.
Non ha molto tempo per le amiche single, una volta sposata, i suoi rapporti sociali sono tutti in compagnia del marito.
Alcune donne pensano di “dover essere” Era, ritenendo questo archetipo l’unico “tradizionale” e “giusto” perché così vuole la società, la famiglia, la chiesa. Si può sperimentare questo archetipo, senza rimanerne vittime.
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