dio del vino e dell’estasi, un mistico, un amante, un girovago.
È un archetipo molto vicino alla natura delle donne e spesso causa un conflitto interiore che può sfociare anche in un sorta di follia. Può essere infatti un elemento sgradito e molesto nella psiche di un uomo.
Nei suoi rituali era circondato dalle donne, le baccanti.
Da giovane viaggio in tutto il mondo conosciuto all’epoca imparò i segreti dei misteri e diritti di iniziazione.
Scende nell’Ade per riportare in vita la madre, ed è l’unico Dio che salva e risana le donne anziché dominarle e violentarle.
Il carattere di questo archetipo è tipico dell’adolescente, persone intense di emotività che si lasciano prendere completamente dalla passione del momento dimenticando doveri incarichi e appuntamenti. Non si impegna in nulla in maniera stabile, non gli interessano risultati a lungo termine, regolarità incostanza non fanno per lui, Dioniso sconvolge la vita alle persone e va via.
È colui che unisce i mondi: mortale-immortale, umano-divino, maschile-femminile.
Dioniso è la disponibilità a lasciarsi condurre dal momento presente e dalla passione.
Se guardiamo l’orologio, Dioniso se n’è andato.
Ogni volta ci si dimentica di avere un corpo, non si è in sintonia con Dioniso.
Siamo in comunicazione con l’energia Dionisiaca quando ci lasciamo alle spalle la città e ci immergiamo in madre natura.
Puo essere attratto dalla religione con i suoi riti, oppure dallo yoga, dal tantra.
Dioniso è sicuramente presente nelle rock star che distruggono le camere degli hotel e si immergono nella droga, alcool e sesso senza limiti, circondati dalle groupies.
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